Sintesi dei princìpi fondamentali

Tre precisazioni importanti:

alzare gli occhi verso l'immenso

1) Tutto si comporta secondo la meccanica del Cosmo (Big Bang – Big Crunch) 

Anche l’Uomo pertanto segue questo ciclo: c’è la nascita, la crescita e l’espansione; la maturità, il decadimento delle cellule, la morte, la rigenerazione. E così succede anche per le Stelle, le Galassie e tutti i componenti dell’Universo che durante la loro vita generano, distruggono, assorbono e rigenerano altri oggetti celesti. Tutti questi processi avvengono in accordo con la Legge fisica di Conservazione di massa ed energia.

La nascita è dunque l’espansione del centro, la vita una sfera compiuta, la morte una contrazione verso il centro.

Ogni cosa, ogni atomo può essere centro, perché ogni essere, visibile o invisibile, indipendentemente dalle sue dimensioni, è animato dalla stessa forza vitale.

Giordano Bruno

2) La distinzione tra i concetti di Vita ed Esistenza

L’Involucro umano è una seconda casa che il Cosmo dà in affitto alla Mente.

Valentino Compassi

La Vita è il percorso che un elemento cosmico qualsiasi, quindi anche l’Uomo, effettua dalla nascita dell’Universo alla ri-formazione del relativo Uovo cosmico, dopo il Big Crunch (implosione) dello stesso Universo.

L’Esistenza è invece la comparsa di una forma, quindi anche dell’Uomo, durante un dato periodo di evoluzione (?) cosmica, in altre parole in una data civiltà con un certo tipo di società e di socialità.

Pertanto possiamo ben affermare che ogni corpo ha due specie di energia: una è il prana che può esaurirsi con la scomparsa del corpo e delle cellule; l’altra, è l’energia primordiale pura (spirito puro), incontaminata dai trasferimenti planetari e dalle molteplici esistenze ma che tuttavia “decide” il crearsi di una specifica Forma. Quest’energia è “energia divina” poiché non inquinabile, assoluta, universale intesa come energia da Big Bang iniziale e come codice indelebile di cosmogenetica. Essa è immortale, eterna; viaggia nell’universo presente e in quelli futuri, ha vissuto tutto, sa tutto, è l’eterno presente, non segue le vicende planetarie, le civiltà… Tuttavia essa “ordina” una Forma e con questa Forma è legata da un codice cosmico segreto, una sorta di password, per dirla con gergo moderno.

La natura dell’energia appena descritta, con ogni probabilità, è affine a quella delle onde elettromagnetiche.

Interessante è quanto afferma l’Ing. Allegretti in merito a il concetto di materia: essa può essere considerata come composta da “massa, energia e informazione“. Si potrebbe definire anche come “energia strutturata, organizzata”. La materia è in continua trasformazione nel tempo, con specifici gradi di ordine e coerenza determinati dalle “informazioni“.  

Uno spirito ordinatore, dopo essersi esplicato negli aggregati atomici, coordina il tutto, fino a che, trascorso il tempo e infranto lo stame della vita, si ricomprime nel centro e nuovamente si espande nello spazio infinito: tale evento è solitamente identificato con la morte.

Poiché ci spingiamo verso una luce sconosciuta, a pochi è concesso l’avvertire quanto questa nostra vita significhi in realtà morte e questa morte significhi assurgere a nuova vita.

Dio non si mostra a noi, perché Dio siamo noi. Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia.

Giordano Bruno

3) La Meditazione come “ponte” per le fluttuazioni quantistiche

Le sane Meditazioni tibetane del Bon porteranno al contatto con la propria “energia divina”. Dunque hanno il compito di elevare il Karma di una Forma, di far riconoscere il proprio microcosmo, di infondere Verità e Conoscenza, di far colloquiare con il divino, convivendoci senza sentirsi “bigotti”; ma hanno altresì il compito di ottenere un visibile miglioramento esistenziale.

Il risultato sarà quello che nelle Dottrine tibetane s’identifica nella HUM, cioè il “Sentiero dell’Integrazione Cosmica”; quel sentiero che farà capire il proprio posto nel Gran Disegno Universale e che darà forza e fiducia alle proprie facoltà sopite. Tutto questo sarà realizzato attraverso una scala di valori, di conoscenze sciamanico-scientifiche e di pratiche che andranno seguite con coscienza e con piena consapevolezza.

Avete dunque come tutte le cose sono nell’universo, e l’universo è in tutte le cose; noi in quello, quello in noi; e così tutto concorre in una perfetta unità. Ecco come noi non dobbiamo travagliarci il spirito, ecco come cosa non è, per cui sgomentarne doviamo.

Verrà un giorno che l’uomo si sveglierà dall’oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, ad una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo.

Giordano Bruno

4) Tutto va rispettato

Dato che ogni individuo è esistito più volte sotto altre forme: energia nucleare, atomo, fuoco, acqua, pietra, roccia, foglia, polvere… fino a diventare, ora, essere umano; tutto va rispettato, abbracciando una coscienza cosmica che trascende questo piccolo pianeta, per immergersi in una luce universale, saggia e sapiente.

Ciascun essere animato, o pianta o pietra, comprende in sé ogni altro, anche se in maniera occulta […]. Nondimeno, ogni cosa contiene il tutto nelle sue parti, anche se non è il medesimo l’aspetto delle cose, in quanto ciò che in un oggetto è implicito, nell’altro è esplicitato. Non sono meno feconde la pietra, la polvere, la cenere solo per il fatto che non hanno una forma definita.

Tutti gli esseri viventi sono fenomeni diversi di un’unica sostanza universale; traggono dalla stessa radice metafisica, e la loro differenza è quantitativa, non qualitativa.

Giordano Bruno

5) La pluralità dei Mondi

La vita cellulare, così come la conosciamo sulla Terra, esiste in alcuni milioni di altri luoghi nell’universo

Melvin Calvin (premio Nobel per la chimica)

Il sistema solare è uno dei stramiliardi di sistemi inseriti in una Galassia facente parte di una famiglia composta da stramiliardi di Galassie a loro volta zeppe di stramiliardi di soli! E quindi ci sono stramiliardi di sistemi stellari, comprensivi cioè di stella-pianeti, disseminati nell’immensità incommensurabile del Cosmo. Ora questo Universo visibile ha la venerabile età di 13,8 miliardi di anni. Si dice che la Terra si sia raffreddata circa 5 miliardi di anni fa e che abbia cominciato ad ospitare la «Vita». Ma tra gli stramiliardi di pianeti nell’Universo, ci sono quelli che si sono raffreddati prima, molto ma molto prima…

E quindi abbiamo civiltà, miliardi di civiltà, più vecchie di quella terrestre: il principio della Vita è perfettamente eguale in tutto il Cosmo. Ora, in soli 50 anni, sulla Terra si è verificato un avanzamento tecnologico (peccato non mentale!) da far girare la testa. Quale tipo di tecnologia (e di mente) potrebbe mai avere una civiltà stellare più avanti di 100 anni? E di 500-1.000 anni? E cosa sono 1.000 anni, inseriti nel contesto di 13,8 miliardi di anni della formazione di questo Universo? E 3.000-5.000-10.000 anni? E 1.000.000 di anni?…

Così io sorgo impavido a solcare con le ali l’immensità dello spazio, senza che il pregiudizio mi faccia arrestare contro le sfere celesti, la cui esistenza fu erroneamente dedotta da un falso principio […]. Mentre mi sollevo da questo mondo verso altri lucenti e percorro da ogni parte l’etereo spazio, lascio dietro le spalle, lontano, lo stupore degli attoniti.

Sono dunque soli innumerabili, sono terre infinite che similmente circuiscono quei soli e come veggiamo questi sette circuire questo sole a noi vicino… Soltanto un pazzo può credere che nello spazio infinito, al di sopra degli innumerevoli mondi giganteschi per lo più dotati di un destino migliore del nostro, non vi sia altro che luce che li rende percepibili. È da sciocchi ammettere che non ci siano altre forme di vita, altre forme di pensiero, altri organi di senso, oltre a quelli che ci sono noti. Gli spazi sono infiniti e popolati da creature tra le quali alcune talmente superiori all’uomo, che l’uomo stesso può paragonarsi agli animali della Terra.

Giordano Bruno

6) L’Antropologia Spaziale

L’Antropologia Spaziale vuole l’uomo originato su questo pianeta da altri esseri provenienti in tempi remoti dagli spazi siderali e non esclude la formazione della specie umana terrestre con incroci di esseri spaziali e con operazioni di alta ingegneria genetica. La discesa sulla Terra di antichissimi cosmonauti colonizzatori e «formatori» è riportata da testi antichissimi, sia di pura cronaca che religiosi.

La teoria di Darwin è una bella favola per adulti

Jean Rostand (biologo)

7) L’origine interplanetaria delle Religioni 

Le Religioni sono nate da eventi che la più moderna fantascienza non riesce nemmeno a intravedere: eventi talora stupendi, egocentricamente buoni o positivi, talaltra eventi da cataclisma, terrifici, cattivi o negativi. E quasi sempre c’è stato lo zampino di Esseri Celesti Superiori, Alieni appartenenti a superciviltà galattiche, che si sono divertiti a scorazzare su questo pianeta. Esseri che nel ricordo mentale delle prime civiltà terrestri, delle prime simbologie, delle prime tradizioni orali, apparivano come in realtà erano: potenti, terribili, vendicativi, despoti, ma anche infinitamente buoni, comprensivi, generosi. Esseri che, nel secondo momento dell’Umanità, hanno dato vita alle molteplici Mitologie, perché l’uomo ormai non ne aveva più il ricordo vivo, acceso, verace. Esseri che, dopo numerosi rimpasti, aggiusti di comodo, trascrizioni, sono apparsi misteriosi, divini, inafferrabili, celesti e che con l’andar dei millenni hanno regalato le basi su cui dovevano poggiare i princìpi delle Religioni terrestri.

Non è così semplice. Oggi sappiamo bene che i miti e le leggende non nascono dal nulla e che essi riflettono gli elementi della realtà. 

Sabatino Moscati

Precisazioni importanti

Il concetto di Dio: come abbiamo scritto in precedenza esiste un’energia primordiale ordinatrice, “un’energia divina” eterna che può tutto; la si potrebbe anche chiamare “Dio”, però così facendo si corre il rischio di creare grande confusione con il cosiddetto “Signore” dell’Antico Testamento venerato nelle principali religioni monoteiste. Difatti questo loro personalissimo Dio, che necessita di costante adorazione, va visto come un essere in carne ed ossa venuto da un altro pianeta: un alieno, tra l’altro dal carattere molto combattivo, vendicativo, permaloso, geloso e poco incline al perdono.

La storia di questo furioso extraterrestre, dotato di strabiliante tecnologia e disceso in epoca remota per il controllo dell’area medio orientale, risulta confermata chiaramente dai racconti dell’Antico Testamento e appare ancora più evidente se si effettua una comparazione storico-filologica con i “testi sacri” di altre religioni nonché con i racconti delle varie mitologie. Peccato poi sia andato perduto (o è volutamente tenuto ben nascosto) il “Libro delle guerre” di Yahweh (Numeri 21,14).

La figura di Gesù: la storia di questo grande maestro è stata deliberatamente stravolta, e risulta davvero difficile accostarlo alla figura del Signore dell’Antico Testamento con cui si trova addirittura in antitesi!

La Chiesa delle origini ha utilizzato la strategia del dogma della SS. Trinità per creare il nesso logico tra Gesù, il Dio-alieno degli ebrei e lo Spirito Santo, mettendolo a punto in ben due concili distanti nel tempo: Nicea 325 d.C. e Costantinopoli 381 d.C.; in sostanza tale “verità indiscussa” venne costruita forzatamente a tavolino pur risultando categoricamente assente nella Bibbia.

Gesù impartisce gli stessi insegnamenti principali di Gautama Buddha, il quale a sua volta giunge alla propria filosofia attingendo proprio alla remota dottrina BON; difatti dice di aver “trovato il cammino antico, il sentiero antico, già percorso dai Completamente illuminati del passato”. Ricordiamo che Gesù parla della Reincarnazione in maniera molto esplicita nei Vangeli.

Buddhismo: Religione che si basa sull’elevazione della mente e sulla crescita individuale attraverso la conoscenza dello scientifico e del trascendentale. È un sistema religioso psicanalitico, scientifico-sciamanico, in cui l’uomo è alla costante ricerca dell’Illuminazione finale.

Pur se costellata di ritualità profondamente esoteriche, questa dottrina è, in tutte le sue molteplici «correnti», la religione più vicina all’uomo poiché ne scandaglia profondamente l’intima essenza. Costellato da centinaia di divinità, siano esse benefiche o malefiche, terrifiche o da difesa, il Buddhismo, nel suo più profondo significato, attribuisce queste divinità ai molteplici aspetti e stati d’animo dell’essere umano. Buddha è quindi lo stesso uomo che si autoidentifica, si riscopre, si colloca consapevolmente nell’immenso quadro cosmico, usufruendo della fede, dei suoi poteri trascendentali, della sua energia cosmogenetica. Buddha è quindi il ri-trovatore e il ricopritore delle proprie particelle nucleari elementari ma potentissime che ai primordi dell’universo, fremevano e stridevano nell’uovo cosmico, ancor prima del Big Bang. 

Secondo gli insegnamenti segreti delle scuole buddhiste tibetane, chiamati gsang hai gdam ngag (pronuncia Sang wai Dam ngag), la persona è formata dall’unione di diverse coscienze. Nell’universo esiste un serbatoio di coscienze, da cui usciranno nuovamente, in quanto “memorie”, inclinazioni che susciteranno nuove correnti di forze, nuove attività. L’Io non è un nucleo omogeneo, ma un insieme; e ciascuno degli elementi che compongono questo gruppo è transitorio. Il nostro io presente è costituito dalla presenza di molteplici personalità.