Allenamento

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Alla luce di quanto riportato qui sotto suggeriamo caldamente di interpellare un tecnico competente per svolgere attività fisica consona alla propria persona, troppo spesso non si fa altro che rimettere a posto danni provocati autonomamente o da altri.

Il corpo umano non è fisiologicamente progettato per la sedentarietà, pena un suo malfunzionamento.

Questo è primariamente dovuto alla sua straordinaria capacità di adattamento, ciò significa che se viene posto nella condizione di dover salire cinque piani di scale a piedi tutti i giorni, ad un certo punto sarà in grado di farlo senza percepire fatica e senza avere il respiro affannoso. 

Viceversa, se viene abituato all’inattività diventerà giorno dopo giorno sempre più debole perché, ragionando in termini di risparmio energetico, non gli servirà mantenere un apparato muscolo-scheletrico e un sistema cardiocircolatorio particolarmente efficienti, ossia costosi dal punto di vista metabolico. 

Particolarmente esaustivo è il caso degli astronauti che permangono nella stazione spaziale internazionale, i quali per l’assenza di gravità subiscono un notevole decremento di massa ossea e muscolare; queste andranno poi faticosamente ripristinate subito dopo il loro rientro sulla Terra. 

L’aspetto più difficile è saper dosare nel modo giusto il tipo, la quantità e qualità dello stimolo allenante; questione strettamente legata alle caratteristiche fisiologiche di base della persona, alla sua età nonché agli obiettivi che questa intende raggiungere. Per cui, se lo stimolo sarà eccessivo verrà procurato un danno mentre se sarà scarso non si innescherà alcuna risposta adattativa da parte dell’organismo. Tale concetto è valido dalla riabilitazione motoria al potenziamento sportivo e dal dimagrimento alla tonificazione muscolare.

Sottolineiamo che per l’elaborazione di un allenamento appropriato e della massima efficacia, non solo è indispensabile una conoscenza profonda nelle materie biomediche in seno alle Scienze Motorie ma si rende necessaria anche una buona esperienza nel pratico-applicativo.

A completamento del discorso rileviamo la fondamentale importanza riguardo a la pratica quotidiana dello stretching, che dovrà essere svolto in modo globale e attivo per rimodellare la catena miofasciale posteriore ad una lunghezza ottimale capace di conferire leggerezza e piena funzionalità al corpo. In proposito abbiamo elaborato un protocollo inedito denominato Stretching Globale Rimodellante (SGR).

L’attività fisica svolta con esatta intensità e costanza diviene uno strumento efficace per la prevenzione e terapia; secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità:

  • Riduce il rischio cardiovascolare: azione ipotensiva, ipolipidemizzante, antiaterogena, emoreologica e antitrombotica.
  • Consente il bilanciamento del peso corporeo, migliorando il rapporto massa grassa/massa magra.
  • Permette il controllo glicemico: azione ipoglicemizzante (aumenta la sensibilità insulinica e la captazione di glucosio). 
  • Migliora l’efficienza e il trofismo dei muscoli: variazioni ultrastrutturali delle fibrocellule.
  • Perfeziona la fluidità delle articolazioni, prevenendo patologie come l’artrosi.
  • Aumenta la densità ossea, contrastando l’osteoporosi (per effetto piezoelettrico).
  • Genera sensazione di benessere.
  • Riduce lo stress e l’ansia attraverso la liberazione di endorfine.
  • Diminuisce la dipendenza da nicotina o altre sostanze voluttuarie.
  • Ritarda i processi di invecchiamento cellulare.
  • Induce adattamenti morfologici e funzionali del cuore e dei vasi sanguigni, rendendoli più efficienti.

L’attività motoria inoltre ricopre un ruolo considerevole per lo sviluppo ottimale dei minori poiché coinvolge tutte le dimensioni dell’individuo: cognitiva, corporea, affettiva, sociale e della personalità.

Non ci stancheremo mai di ripetere che per il corretto funzionamento della macchina umana è indispensabile un regime alimentare sano, concetto ben noto ma poco applicato o ancora peggio distorto.

Al giorno d’oggi si assiste ad un vero e proprio scontro titanico tra gli esperti accademici della nutrizione umana, ognuno fornisce una personale interpretazione sul modo più idoneo di alimentarsi. Per riuscire ad orientarsi in siffatto marasma nutrizionale noi consigliamo vivamente di rivolgersi ad un medico specializzato nella scienza della Metabolomica e nel contempo di dedicarsi alla lettura di questi due testi:

– Dr. Tsoukalas, Dimitris, Come vivere 150 anni, istruzioni per l’uso del corpo umano, tgbook editore, Sandrigo (Vicenza) 2013.

– Panzironi, Adriano, Vivere 120 anni, le verità che nessuno vuole raccontarti, WTE editore, Ariccia 2017.